Ven 24 Ottobre 2025
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Sordocecità, Lega del Filo d’Oro: appello per un futuro privo di barriere

AttualitàSordocecità, Lega del Filo d’Oro: appello per un futuro privo di barriere

Roma, 22 ott. (askanews) – In occasione della Giornata Europea della Sordocecità, che si celebra il 22 ottobre, la Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico, da oltre 60 anni punto di riferimento per la sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, riaccende l’attenzione su questa disabilità unica e specifica, per dare voce a chi non vede e non sente e alle tante famiglie che chiedono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli.

“In questa Giornata così importante, vogliamo ribadire l’urgenza di costruire un’Italia e un’Europa davvero accessibili”, dichiara Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro: “La recente entrata in vigore dell’Accessibility Act europeo rappresenta un’occasione di riflessione e di azione concreta sui temi dell’accessibilità, che per noi persone sordocieche significa diritto alla mobilità, alla comunicazione e all’informazione: diritti fondamentali per poter studiare, lavorare, partecipare alla vita culturale, sportiva e sociale. La tecnologia offre nuove e affascinanti opportunità, ma anche barriere sempre più complesse: per questo è necessario ricordare che l’accessibilità non è solo questione di strumenti, ma di scelte umane e politiche. Ora che questa direttiva europea è diventata vincolante, dobbiamo lavorare insieme per costruire un Paese realmente accessibile”.

Da oltre sessant’anni la Lega del Filo d’Oro porta nelle sedi istituzionali e nell’opinione pubblica la voce delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale – oltre 1 milione e 400mila in Europa, – e delle loro famiglie. In questi anni, molto lavoro ha riguardato la piena attuazione alla Legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come disabilità unica e specifica.

Nel marzo 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl “Semplificazioni-bis”, oggi in attesa del via libera definitivo del Parlamento, che estende il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni combinate, totali o parziali, di vista e udito, congenite o acquisite, senza limiti di età. Il provvedimento si inserisce nel percorso avviato con la Legge Delega sulla disabilità (L. 227/2021) e accompagna l’aggiornamento della definizione e la semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento.

La nuova definizione – se approvata – segnerà un cambio di passo concreto: riconoscere la sordocecità a prescindere dall’età significa garantire davvero il diritto alla salute e all’assistenza e, soprattutto, il pieno esercizio dell’autodeterminazione.

“Il pieno riconoscimento dell’identità delle persone sordocieche passa, prima di tutto, attraverso la piena attuazione e il rafforzamento della Legge 107/2010 – sottolinea Mercurio – Non possiamo più attendere: questa norma deve diventare finalmente uno strumento concreto di tutela e di inclusione reale. Ma la Legge 107 non è l’unico tassello: serve garantire dignità e professionalità alle guide-interpreti, riconoscendo LIS, LIST e tutti i sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa, e al contempo aggiornare la legge sull’accessibilità dei servizi pubblici estendendola anche ai privati. Solo adottando queste misure sarà veramente possibile, per una persona sordocieca, vivere in un’Italia, e in una Unione Europea, pienamente accessibili”.

Con riferimento all’impegno della Lega del Filo d’Oro per garantire alle persone con sordocecità e pluridisabilità percorsi di vita sempre più autonomi e inclusivi, la Fondazione è anche parte di numerosi progetti di collaborazione internazionale, perché fare rete e condividere esperienze consente di sviluppare soluzioni innovative, diffondere buone pratiche e rafforzare gli interventi a sostegno delle persone con disabilità complesse. Tra le iniziative più significative, la Lega del Filo d’Oro è partner di “Taste of Independence”, un progetto europeo che terminerà nel 2027, volto a favorire l’autonomia e l’indipendenza degli adulti con disabilità multiple e disturbi visivi (MDVI) attraverso attività legate alla cucina e alla vita quotidiana. L’iniziativa mira a promuovere l’inclusione sociale e migliorare il benessere della comunità MDVI, creando ambienti di apprendimento più consapevoli e solidali. Nell’ambito del progetto è prevista la creazione di club di cucina nei paesi partner (Italia, Paesi Bassi, Francia e Irlanda) e la formazione del personale dedicato a queste attività.

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