Milano, 29 set. (askanews) – La merenda è il pasto più condiviso tra nonni e nipoti. Per oltre la metà dei nonni italiani (52%) lo spuntino pomeridiano è il pasto che preparano più spesso per i propri nipoti, seguito da pranzo (45%), cena (26%) e colazione (14,5%). Un momento, quello della merenda, che spesso condividono, come affemrnao quattro nonni su 10 (41%). È quanto emerge dall’indagine “Nonni e nipoti a merenda” commissionata ad AstraRicerche da Unione italiana food, in vista della festa dei nonni in programma il 2 ottobre.
I nonni, spesso per forze di causa maggiore, sono presenze attive nella quotidianità dei propri nipoti, con tre su 10 (31,5%) di loro che trascorrono tre o più ore al giorno con i nipoti, e un ulteriore 23% che ne condivide 1 o 2 al giorno. L’attività di gran lunga più diffusa è giocare insieme, indicata dal 63% dei nonni italiani, mentre quasi la metà (49%) sceglie di portarli al parco o all’aria aperta. Non manca il supporto scolastico con il 36% dei nonni che segue i nipoti nello svolgimento dei compiti mentre il 29% li guida nelle attività extrascolastiche.
La merenda non è vista solo come un pasto, ma come un momento per rafforzare la connessione e il legame affettivo (60%). Per il 47% dei nonni questi momenti diventano anche spazio di ascolto e dialogo con i nipoti. Oltre alla componente emotiva, i nonni italiani danno grande importanza all’aspetto nutrizionale della merenda: la metà di essi (50%) presta attenzione alla sua preparazione. Per 3 su 10 (30%) lo spuntino pomeridiano è un momento utile per ricaricare le energie mentre per il 29% è l’occasione per trasmettere ai nipoti buone abitudini a tavola.
Se per più della metà degli intervistati (52%) la merenda è una scelta condivisa tra loro e i nipoti, tra i restanti la divisione è abbastanza equilibrata tra chi lascia autonomia ai nipoti (18%), chi si attiene alle istruzioni dei genitori (17%) e chi decide autonomamente (13%). Tra gli alimenti preferiti dai bambini ci sono succhi di frutta e spremute (53%), frutta fresca (45%), yogurt (40%) dolci fatti in casa (36%), merendine (30%) e biscotti (30%). I nonni, dal canto loro, tendono a preferire altre opzioni pur condividendo alcune scelte con i nipoti: al primo posto per loro c’è la frutta fresca (45%) seguita da yogurt (31,5%), succo di frutta/spremuta (24,5%) e dolci fatti in casa (18%). Sul fronte merendine, Unionfood sottolinea come i nonni tendono a prediligere – per sé – merendine più semplici (senza farcitura per il 31% contro il 23% dei nipoti) o a base di pasta sfoglia (27,5% contro il 20% dei nipoti), mentre i nipoti mostrano una preferenza per quelle farcite (41% contro il 24% dei nonni) e per quelle a base di pan di spagna (28% contro il 17,5% dei nonni). C’è un certo equilibrio nel caso delle merendine base pasta frolla (21% dei bambini contro il 23% dei nonni).
Chiamati a rispondere su come era la loro merenda da bambini, poi, i nonni evidenziano come in primis prevalesse la preferenza del salato rispetto al dolce e le preparazioni casalinghe che vedono al primo posto il tradizionale pane e olio (35%) seguito dal dolce fatto in casa (30%) e dal pane e pomodoro (29%). A seguire indicano frutta fresca (21%), biscotti (21%) e piccolo panino con salumi e/o verdure (19%). In passato la merenda dei nonni si consumava prevalentemente a casa con i loro genitori (70%). Tuttavia, il ruolo dei nonni già allora era importante, visto che un significativo 29% indica nella loro casa il luogo della merenda. Mentre era molto più limitato di oggi il consumo fuori casa (21%).
In generale, i nonni intervistati evidenziano una chiara evoluzione tra la loro merenda di quando erano piccoli e quella attuale, che si caratterizza per una maggiore varietà e disponibilità di prodotti (39%) rendendo di fatto lo spuntino di oggi meno monotono. Allo stesso tempo oggi alla merenda viene attribuita una importanza senz’altro maggiore. Senza dimenticare che quasi un nonno su tre (31%) dichiara che quando era piccolo non si faceva sempre merenda.