Mar 30 Settembre 2025
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Vendemmia in Montecucco: calo produttivo ma uve di qualità eccellente

AttualitàVendemmia in Montecucco: calo produttivo ma uve di qualità eccellente

Milano, 30 set. (askanews) – Nel comprensorio del Montecucco Doc e Docg la vendemmia si avvia alla conclusione con un bilancio chiaro: quantità ridotte, qualità altissima. La produzione registra un calo medio compreso tra il 20% e il 30% rispetto al 2024, annata record per i volumi, ma le uve portate in cantina si presentano sanissime e di grande concentrazione.

Il territorio, che comprende i Comuni di Cinigiano, Seggiano, Castel del Piano, Civitella Paganico, Arcidosso, Roccalbegna e Campagnatico, conta oggi 500 ettari rivendicati Montecucco, con un potenziale di 800 ettari e una produzione che supera il milione di bottiglie annue.

“Quest’anno abbiamo avuto un andamento climatico regolare, con estate mediterranea, piogge cadute nei momenti giusti e uve perfette per vini longevi e strutturati” spiega Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio, aggiungendo che “nella mia azienda abbiamo iniziato l’8 settembre con il Merlot, poi il Vermentino e infine il Sangiovese, chiudendo intorno al 20 settembre prima delle piogge. Un’annata eccellente per equilibrio climatico e sanità delle uve”.

L’inverno non rigido, senza gelate primaverili, e una piovosità regolare hanno favorito lo sviluppo vegetativo. L’estate ha visto due ondate di calore contenute e un settembre caldo e secco, ideale per la raccolta. La vendemmia ha avuto un anticipo di 10-12 giorni, divenuto ormai abituale, con le varietà precoci raccolte dalla prima settimana di settembre e quasi tutte le operazioni concluse entro fine mese.

“Regolarità è la parola chiave della stagione – commenta Giuliano Guerrini, agronomo di ColleMassari a Cinigiano – i grappoli più piccoli hanno portato a un rapporto buccia-succo ideale per i rossi da invecchiamento. Dai primi assaggi da botte emerge un 80% di eccellenza e un 20% da buono a eccellente: un risultato notevole”.

Dai vigneti più alti di Montenero e Seggiano arrivano conferme di una vendemmia equilibrata e “quasi da manuale”, con acini ricchi di antociani e tannini maturi, acidità elevate e rese più basse del previsto ma di grande qualità. A Campagnatico si sono registrate alcune difficoltà nei vigneti biologici per episodi di peronospora primaverile, rientrati senza conseguenze gravi. A Civitella Paganico e Roccalbegna il Sangiovese ha mostrato qualche sofferenza, ma le piogge di fine mese non hanno compromesso la qualità.

La vendemmia 2025 lascia intravedere vini freschi, strutturati e adatti a lunghi affinamenti. La combinazione tra stato sanitario impeccabile, maturazioni equilibrate, acidità sostenuta e concentrazione polifenolica fa prevedere un’annata di altissimo livello, tra le migliori dell’ultimo decennio, confermando la vocazione del Montecucco a vini di forte identità e lunga vita.

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