Lun 11 Novembre 2024
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Via d'Amelio, sfrattati i politici restano i bambini: così si fa la Storia

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Ieri a Palermo in via d’Amelio non si sono viste passerelle di politici ingombranti. C’era chi doveva esserci: il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra; il sindaco di Palermo Leoluca…, Ieri a Palermo in via d’Amelio non si sono viste passerelle di politici ingombranti. C’era chi doveva esserci: il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra; il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. I tempi in cui in quella strada dove hanno ammazzato Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina arrivavano Totò Cuffaro e Clemente Mastella piuttosto che Berlusconi, Renato Schifani, Gianfranco Fini, Gianni Alemanno, Alfredo Mantovano, Francesco Musotto, Franco Marini, Giuliano Amato, Giorgia Meloni, Carlo Vizzini, Diego Cammarata, Roberto Maroni, Italo Bocchino, Fabio Granata, Irene Pivetti, Ignazio La Russa. Ma anche Nicola Mancino, Giovanni Maria Flick, Luciano Violante, Rosy Bindi, Walter Veltroni e Dario Franceschini, sono terminati. Sceglievano di esserci solo per portare per qualche minuto una corona d’alloro. Qualche stretta di mano, due fotografie, le solite parole. Il mantra delle dichiarazioni retoriche ha lasciato spazio ai testimoni di quella fase e soprattutto ai bambini e ai ragazzi delle scuole che hanno dimostrato di essere gli unici a far camminare davvero sulle loro gambe le idee di Falcone e Borsellino. La scelta di fare questo passaggio di testimonianza reale ha radici lontane. E ‘stata Rita Borsellino a volere da sempre che in quella strada, che davanti al palazzo dove lei ha abitato con la madre del magistrato, ci fossero dei bambini. E ancora oggi che la sorella di Paolo non c’è più, il Centro studi a lei dedicato, oltre a Paolo, ha scelto di continuare su questa strada insieme al ministero dell’Istruzione. In questi giorni Claudio Fava ha scritto: “Basta commemorazioni, seppelliamo i morti una volta per tutte e affrontiamo la vita”. In via d’Amelio, quella che lui chiama commemorazione è da sempre una festa con giovani e bambini del Nord, Continua a leggere su: Ilfattoquotidiano. esso

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