Milano, 19 ott. (askanews) – Domenica 26 ottobre all’Enoteca Regionale del Barolo prende il via “Tasty Lab”, il nuovo ciclo di appuntamenti esperienziali che mette in relazione vino, cibo e territorio. L’iniziativa è parte del progetto “Local is Tasty 2.0”, dedicato alla valorizzazione delle produzioni locali e alla promozione della sostenibilità attraverso la filiera corta.
Promosso dall’Enoteca Regionale del Barolo, capofila di un partenariato composto da dieci realtà produttive, il primo appuntamento, intitolato “Radici”, propone una degustazione assistita in doppia sessione, alle 11.30 e alle 16, condotta da Cristiana Grimaldi, direttore dell’Enoteca Regionale del Barolo, e da Federico Moznic, referente della Cantina Comunale di Novello e dell’Associazione Produttori della Nas-cetta del Comune di Novello. La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria tramite modulo online disponibile sul sito dell’Enoteca del Barolo.
“Con ‘Local is Tasty 2.0’ vogliamo riportare il pubblico al cuore della Langa, dove la Nas-cetta racconta la sua voce più autentica, il Langhe Nebbiolo ne svela il carattere e i prodotti della terra ne custodiscono le radici vive” spiega Cristiana Grimaldi. “‘Radici’ è il primo passo di un percorso che unisce vini, saperi e sostenibilità in un’unica esperienza condivisa”.
Nel biennio 2025-2026 “Tasty Lab” proporrà una serie di incontri dedicati alla filiera agroalimentare del territorio, dai formaggi ai mieli, dalle nocciole alle castagne, fino alle confetture, alle chiocciole e ai vini aromatizzati a base di erbe e spezie. L’obiettivo è valorizzare la biodiversità langarola e raccontarne le molteplici espressioni.
“Il primo appuntamento, pensato per appassionati di enogastronomia, vedrà alcuni produttori locali raccontare i propri prodotti, trasformati in finger food per esprimere il legame tra gusto e sostenibilità” prosegue Grimaldi. “Nel calice saranno serviti Langhe Nas-cetta del Comune di Novello e Langhe Nebbiolo in diverse annate, in un percorso che intreccia autenticità e contemporaneità e invita a riscoprire le origini del territorio attraverso nuove forme di degustazione”.