Milano, 19 apr. (askanews) – Nonostate i suoi 696.000 ettari di vigneti e una produzione stimata di 41 milioni di ettolitri di vino nel 2024 (+7% rispetto al 2023), la filiera vitivinicola italiana è sotto pressione a causa degli effetti del cambiamento climatico che sta alterando tempi e modalità di coltivazione e, nei casi più estremi, compromettendo interi raccolti con eventi estremi. In questo contesto, due startup italiane, BeadRoots e Agreen Biosolutions, propongono rispettivamente soluzioni per l’ottimizzazione dell’utilizzo di acqua nei vitigni e oli ozonizzati per una viticoltura sostenibile
Si tratta di due aziende selezionate da FoodSeed, il programma di accelerazione AgriFoodtech della Rete Nazionale di CDP Venture Capital SGR, realizzato con il supporto di Fondazione Cariverona, UniCredit ed Eatable Adventures.
BeadRoots è una startup biotecnologica con sede a Lecce che ha sviluppato polimeri superassorbenti di origine naturale “in grado di migliorare la ritenzione idrica del suolo e rilasciare gradualmente l’acqua alle radici delle viti, contenendo l’evaporazione. Questa soluzione promette di ridurre il consumo idrico fino al 40% e questi polimeri, oltre ad essere 100% biodegradabili, “contribuiscono inoltre al miglioramento della fertilità del suolo senza lasciare residui nocivi e stimolano la presenza di batteri benefici, con effetti positivi anche sulla produttività delle viti”. I primi test su colture vitivinicole stanno dimostrando come gli idrogel possano rappresentare un alleato strategico nelle aree più colpite dalla siccità”.
Agreen Biosolutions con sede a Udine, ha invece ideatp “OZ.ON”, un innovativo olio ozonizzato “che aumenta del 30% la resistenza delle piante agli stress climatici e potenzia le loro difese naturali contro parassiti e malattie”. Secondo l’azienda, questa tecnologia permette di ridurre fino al 50% l’uso di pesticidi chimici, offrendo un’alternativa più sostenibile per i viticoltori e migliorando la qualità delle uve senza impattare negativamente sull’ambiente. Un prodotto biostimolante, che agisce sia in fase preventiva che curativa e offre una risposta concreta alle richieste europee in termini di riduzione dell’impatto ambientale.