Milano, 28 set. (askanews) – Alla Tenuta Montalbera, tra il Monferrato e la Langa piemontesi, la vendemmia 2025 ha confermato l’impatto del caldo estivo e la necessità di selezioni più rigorose in vigneto. A parlarne sono i protagonisti: l’enologo Nino Falcone, l’agronomo Roberto Abate e il direttore generale Franco Morando.
“Raccogliere le uve nelle ore serali consente di custodire l’integrità dell’acino” spiega Falcone, aggiungendo che “la notte diventa un’alleata perché l’assenza di sbalzi termici permette all’uva di arrivare in cantina fresca e in condizioni ottimali”. L’enologo descrive l’annata come “una raccolta fatta di silenzi e di lavoro attento, con l’obiettivo di portare in vasca uve sane e pronte a esprimere il loro potenziale”.
Sul versante agronomico, Abate osserva che “le ondate di caldo di fine luglio e inizio agosto hanno anticipato le fasi fenologiche. La vendemmia è iniziata a inizio settembre con le uve bianche ed è proseguita subito con le rosse”. Secondo Abate “la sanità è stata buona, ma abbiamo dovuto fare una selezione rigorosa per scartare grappoli con ustioni o appassimenti. Questa decisione ha ridotto le rese, ma i vini in fermentazione mostrano un potenziale qualitativo elevato”. L’agronomo precisa inoltre che “conclusa la raccolta stiamo pianificando la lavorazione dei terreni e la concimazione organica nelle aree meno fertili. Il cambiamento climatico, sempre più evidente, obbliga ad adattare le pratiche agronomiche anno dopo anno”.
Il Dg Franco Morando mette invece l’accento sull’identità produttiva dell’azienda: “Il Ruchè è il nostro principe rosso e oggi Montalbera produce il 60% del totale, con la Riserva ‘Il Fondatore’ dedicata a mio nonno Enrico Riccardo, fondatore dell’azienda. Anche il Grignolino merita attenzione: Veronelli lo definiva ‘il più bianco dei rossi e il più rosso dei bianchi’, e per questo lo vinifichiamo sia in acciaio sia in anfora, metodo antico che ne esalta gli aspetti più caratteristici”.
Morando affronta infine la questione dei mercati: “Per superare i dazi Usa al 15% occorre difendere la nostra posizione a Bruxelles e nello stesso tempo diversificare. Gli Stati Uniti restano fondamentali, ma dobbiamo radicarci in Cina e nel Sud Est asiatico. Sono mercati che oggi valgono meno ma hanno prospettive enormi. Portare lì la cultura del vino italiano, anche con i vitigni autoctoni, significa costruire basi solide per il futuro”.
Oggi Montalbera, con oltre 130 ettari a Castagnole Monferrato (Asti), produce il 60% del Ruchè coltivato sulle colline del Monferrato, riconosciute patrimonio Unesco.