Gio 09 Ottobre 2025
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Von der Leyen, centrosinistra diviso: in ordine sparso su mozioni di sfiducia

Dall'Italia e dal MondoVon der Leyen, centrosinistra diviso: in ordine sparso su mozioni di sfiducia

(Adnkronos) – Si era detto che il confronto era rinviato al termine della tornata elettorale delle regionali. Ma le reazioni a quanto sta accadendo in Europa forniscono un assaggio di quello che si prepara. Oggi giovedì 9 ottobre a Strasburgo si voteranno alcune mozioni di sfiducia a Ursula von der Leyen. Il centrosinistra si presenta in ordine sparso. Contrari i Socialisti e quindi il Pd. Mentre Avs voterà la mozione di sfiducia del gruppo Left e i 5 Stelle voteranno sia quella di Left che quella presentata dai Patrioti, ovvero Le Pen e Salvini. Una presa di posizione che fa scattare i riformisti dem della delegazione europea. E sposta, da Strasburgo a Roma, la faccenda. Quale alleanza se “Conte decide di parlare la stessa lingua di Vannacci?”, chiede Pina Picierno.  

La delegazione M5S in Ue rivendica “coerenza” nella scelta visto che sta all’opposizione di von der Leyen e spiega: “Pur non condividendo nulla dei contenuti della mozione di censura presentate dalle destre, noi la voteremo per mandare a casa von der Leyen e sosterremo invece con convinzione la nostra mozione di sfiducia su cui auspichiamo convergano tutti i partiti progressisti europei”. Per i riformisti dem urge un chiarimento. “Votano con chi, fino a ieri, avrebbe visto volentieri in catene la loro stessa collega di gruppo, Ilaria Salis. Chiedo ancora una volta a tutti i leader del campo largo: pensate veramente che sia possibile costruire un’alleanza solida, credibile e vincente in Italia se in Europa Conte decide di parlare la stessa lingua di Vannacci?”, scrive Picierno sui social.  

Segue Giorgio Gori: “Nella prospettiva di una coalizione che non sia solo una ‘somma di sigle’, di queste scelte avrebbe senso parlare, e chiarirsi una volta per tutte, visto che non si tratta di cosette proprio marginali”. Un confronto sulla coalizione, ma anche sul baricentro del Pd. Dopo una lunga pax interna ai dem, lo ‘zoccolo duro’ dell’area riformista ha intenzione di cambiare spartito. Facendosi sentire di più. Dai temi di politica estera a quelli economici. Questioni che la locandina dell’iniziativa organizzata dai riformisti a Milano per il 24 ottobre in qualche modo racchiude: ‘Crescere. Competitività, salari, welfare, sicurezza, Europa. Il contributo dei riformisti’, il titolo dell’evento. Scritto in giallo sulla locandina blu. Come i colori dell’Ucraina.  

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